Sempre più Comuni hanno deciso di applicare
l'imposta di soggiorno istituita con la legge sul federalismo fiscale municipale del 3 marzo 2011. Nasce così sempre più l'esigenza per tali Enti di dotarsi di un software in grado di gestirla in maniera completa come
Tourist Tax.
I Comuni classificati come località turistiche o città d'arte possono istituire un'imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio per un massimo di 5 euro a persona ogni notte. Un'occasione che molti Enti non si sono lasciati sfuggire tanto è vero che ad oggi, secondo Massimo Ferruzzi, responsabile dell'Osservatorio nazionale sulla tassa di soggiorno, sono 638 quelli che la utilizzano, ed il numero è sempre più destinato a crescere.
L'
imposta di soggiorno è riscossa dai gestori delle strutture ricettive come responsabili degli obblighi tributari e in qualità di sostituti d'imposta, per poi successivamente essere versata al Comune. Tale iter comporta esigenze come il
controllo su tutte le strutture ricettive, il
monitoraggio dei versamenti e la
rendicontazione che non sempre si riescono a gestire al meglio, così sempre più Comuni come
Verona, Messina, Salerno, Bergamo, Lecce e
Ravenna hanno deciso di affidarsi a
Tourist Tax.
Tale software permette la gestione completa dell'imposta di soggiorno, partendo dal monitoraggio delle segnalazioni effettuate dalle strutture ricettive sino al controllo delle dichiarazioni e dei pagamenti, con notevoli vantaggi sia per i Comuni che per i gestori delle strutture ricettive.
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