Nella L. 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020) è prevista l’istituzione e la disciplina del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria (canone unico), che riunisce in una sola forma di prelievo sia le entrate relative all'occupazione di aree pubbliche che la diffusione di messaggi pubblicitari. In aggiunta all’interno della stessa legge è prevista l’istituzione del canone patrimoniale di concessione per l’occupazione nei mercati.

Dal 1° Gennaio 2021 è entrato in vigore il cosiddetto canone unico patrimoniale di concessione che accorpa:

  • (TOSAP) – tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche
  • (COSAP) – canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche
  • (ICP e DPA) – imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni
  • (CIMP) – canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari

In breve, tutte le imposte/tasse, canoni precedenti in materia vengono accentrate in un’unica imposta.

Il nuovo Canone non ha natura tributaria, bensì patrimoniale. E potrà quindi essere riscosso solo in sede ordinaria senza possibilità di emettere avvisi di accertamento (e quindi di sanzioni proporzionali alle somme non versate) ma applicando solo sanzioni per violazione delle norme regolamentari.
Il canone unico è disciplinato dagli enti in modo da assicurare un gettito pari a quello conseguito dai canoni e dai tributi che sono sostituiti. Fatta salva, in ogni caso, la possibilità di variare il gettito attraverso la modifica delle tariffe.

 

Ed ora i Comuni come potranno gestirla?

La suite PLUS++ comprende già diversi applicativi che coprono la gestione di ognuna delle imposte sostituite, per questo la creazione di un nuovo modulo software è stato un processo semplice ed immediato: è infatti già pronto all'uso CUP++, il nuovo gestionale conforme alla nuova normativa 

 

 


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