La Prealpina: "Gallarate punta alle riscossioni solo online e al potenziamento dei servizi informatici"


 

La Gallarate 4.0 è vicina. Altri quattro passi e si entra in modo definitivo nella smart city: sono gli obiettivi del settore 2 (Finanziario, Tributi, Logistica e Contratti) di Palazzo Borghi da centrare entro l’anno.

E, paradossalmente, l’emergenza Covid-19 presentando la necessità di mettere in telelavoro la stragrande maggioranza dei dipendenti comunali ha accelerato il cammino. In buona sostanza, la missione del comparto sotto l’egida dell’assessore Stefano Robiati (Bilancio) e la coordinazione del dirigente Michele Colombo è rendere ogni riscossione, sia essa fiscale o tariffaria, saldabile online, creare un database di tutte le comunicazioni con i cittadini e rafforzare le difese del sistema informatico.

Lo prevede l’ultima delibera del 2019 approvata dalla giunta Cassani. E, considerando che alcuni servizi sono telematici da qualche anno (a esempio, l’Anagrafe) e che a livello sovrastrutturale si procede in tal senso (le nuove videocamere di sicurezza al cimitero centrale sono controllate dal Comando della polizia locale ed è telemonitorata pure l’illuminazione pubblica a led che sta piano piano sostituendo i vecchi lampioni), questa è la grande sfida amministrativa del 2020.

Sul fronte degli incassi, attraverso la piattaforma PagoPa dello sportello Linkmate di Advanced Systems, già si possono pagare Imu e Tasi. Ora l’obiettivo è di attivare questa modalità per tutti i servizi di incasso gestiti dal Comune, insomma dall’affitto di una sala alla rata della mensa scolastica.

Inoltre, entro il 31 agosto si vuole creare una base di dati unica delle posizioni creditorie. Non solo. Un ulteriore passaggio da completare è l’obbligo di addebito diretto in conto corrente bancario dei versamenti rateali, che possono essere tributari e non, nonché dilatabili fino a 36 mesi senza interessi. L’intenzione è di farlo diventare il solo modo di copertura del debito.

Quindi, presto i gallaratesi potranno assolvere ai loro doveri verso il Comune dal computer. O anche dal telefono cellulare, come - ed è un altro servizio da smart city - è possibile fare da un paio d’anni per la sosta negli stalli blu grazie alla specifica applicazione.

Inoltre, si curerà in maniera più puntuale la difesa del sistema informatico e ogni corrispondenza online tra ente e cittadino. In quest’ultimo caso non soltanto le pec (posta elettronica certificata), ma tutte le mail verranno archiviate per cinque anni. Il che permetterà di non trovarsi più di fronte a vuoti, dovuti a cancellazioni o perdite, nel dialogo diretto e informale con la popolazione in merito a qualsia esigenza. Pure in tal caso il processo, avviato a inizio gennaio, si completerà entro l’anno.

 

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