Riforma del catasto, i Comuni devono trovare immobili non censiti

La delega fiscale è diventata legge in seguito all'approvazione nei giorni scorsi della Camera. Tra le diverse disposizioni in essa contenute la più importante è sicuramente la riforma del catasto che oltre a cambiare il principio per il calcolo delle rendite catastali, favorisce il decentramento dei servizi catastali ai Comuni.
 
La riforma del fisco conferisce, in particolare, un ruolo molto più attivo ai Comuni italiani soprattutto con l'obiettivo di far emergere gli immobili non censiti o che non rispettano la reale consistenza di fatto, la relativa destinazione d'uso ovvero la categoria catastale attribuita.
 
Il maggiore coinvolgimento attribuito agli Enti Locali ha il fine di rendere disponibile all'Agenzia delle Entrate i dati informativi territoriali in loro possesso. Ottengono così sempre maggiore importanza strumenti come Webcat e soprattutto Territorio realizzati dalla Advanced Systems per aiutare i Comuni nello svolgere al meglio le proprie funzioni. 
 
Webcat infatti permette la misurazione delle superfici da planimetria catastale e la loro catalogazione per caretteristiche tipologiche in modo da essere agevolmente consultabile. Territorio invece è un SIT aperto che consente di gestire un'anagrafe immobilare comunale e scoprire abusi edilizi, affissioni abusive, di effettuare in tempo reale  verifiche catastali, oltre che segnalare agli uffici competenti eventuali interventi manutentivi.