La prima rata della
Tasi si pagherà il 16 giugno. La proroga che nei giorni scorsi sembrava poterci essere forse non ci sarà. Tale orientamento è emerso durante i contatti che si sono tenuti tra l'
Anci (Associazione dei Comuni) e il gabinetto del ministero dell'Economia. I Comuni hanno infatti ribadito che non vi è alcuna esigenza di procedere ad un rinvio e che inoltre lo slittamento del pagamento della tassa a settembre o dicembre potrebbe portare a gravi conseguenze come il rischio, senza quei soldi, che gli Enti Locali non abbiano le risorse necessarie per erogare i servizi a loro carico.
"I bilanci sono predisposti sulla base dei termini di pagamento definiti dalla legge. Non è serio, neanche per i cittadini, continuare a cambiare i termini del pagamento della Tasi. Quel che si è convenuto va confermato", sono le parole di Piero Fassino, presidente Anci che ha così definitivamente sciolto le perplessità che stavano emergendo negli ultimi giorni relativamente all'impossibilità da parte dei Comuni italiani di provvedere a deliberare entro il 23 maggio quanto dovranno pagare i contribuenti.
A questo punto, a meno di clamorosi ribaltoni, i tempi per le amministrazioni comunali, sono molto stretti. Se invece si decidesse di non deliberare entro il prossimo venerdì i proprietari di prima casa dovranno pagare tutto in unica soluzione il 16 dicembre. Mentre per le seconde abitazioni il termine continua ad essere quello del 16 giugno e sarà presa in considerazione l'aliquota base dell'1 per mille. Ulteriori sviluppi in merito si attendono comunque nei prossimi giorni, perché le cose potrebbero cambiare da un momento all'altro.
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